Lo Smart Working o lavoro agile è una modalità di esecuzione del rapporto lavorativo che negli ultimi anni ha conosciuto una crescente diffusione in ambito aziendale.
Come ben sappiamo ormai, l’epidemia di Covid-19 ha fornito un’ulteriore spinta a questa prassi lavorativa. Un impulso che non è destinato ad arrestarsi ma che renderà lo Smart Working sempre più comune, nelle imprese private e non solo.
I dati del resto lo confermano. Durante il primo lockdown oltre sei milioni e mezzo di italiani hanno lavorato adottando questa modalità e tra questi ben pochi torneranno indietro.
Secondo una recente ricerca realizzata dall’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano anche nel post pandemia saranno oltre 5 milioni i lavoratori che continueranno a svolgere le proprie mansioni da remoto fino ad almeno 3 giorni alla settimana.
Il lavoro agile, insomma, è e sarà la nuova normalità per numerose imprese. Ma quali sono le ultime novità relative allo Smart Working prorogato? Cerchiamo di dare una risposta a questo interrogativo.
Sommario:
Smart Working prorogato: tutte le novità dal Decreto Rilancio al nuovo Dpcm
Lo Smart Working nel Decreto Rilancio
Come cambia lo Smart Working nel nuovo Dpcm del 4 Novembre
Smart Working prorogato: come organizzarsi?
File Storage online: che cos’è e quali vantaggi offre
Migliori soluzioni per lo Smart Working: dove trovarle?
Lo Smart Working nel Decreto Rilancio
Nella seduta del 7 Ottobre 2020, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la proroga dello stato di emergenza legato all’epidemia di Covid-19 al 31 gennaio 2021.
Accanto a una serie di conseguenze sulla vita privata dei cittadini, il prolungamento dello stato di emergenza ha condotto ad alcuni effetti anche in ambito lavorativo. Le decisioni del Governo hanno in particolar modo impattato sullo Smart Working, anch’esso prorogato.
Facendo un passo indietro nel tempo, occorre ricordare che un importante passaggio riguardante il lavoro agile è già stato introdotto nei mesi estivi all’interno del Decreto Rilancio, vera e propria manovra finanziaria volta a sostenere famiglie e imprese in difficoltà a causa della pandemia.
Ma cosa si è deciso per l’esattezza rispetto allo Smart Working nel Decreto Rilancio?
Il provvedimento ha introdotto la possibilità di applicare la modalità di lavoro agile per ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19.
All’atto pratico si è perciò deliberato che tanto i lavoratori pubblici quanto quelli privati possono lavorare da casa.
L’attenzione rivolta allo Smart Working nel Decreto Rilancio rientra nel ventaglio di misure a tutela dei lavoratori e per la conciliazione lavoro-famiglia che sono state assunte dal Governo a partire dal Decreto #IoRestoaCasa, con cui si è stabilito il lockdown per l’intero territorio nazionale.
Come cambia lo Smart Working nel nuovo Dpcm del 4 Novembre
Ulteriori novità rispetto al lavoro agile sono state introdotte nel recentissimo Dpcm del 4 Novembre, che oltre a prevedere misure restrittive su spostamenti, attività commerciali, scuola e sport, ha predisposto una nuova regolamentazione per il lavoro.
Entrando nel dettaglio di cosa si stabilisce rispetto allo Smart Working nel nuovo Dpcm, si scopre che per le imprese private si conferma quanto già contemplato nelle precedenti disposizioni. Il lavoro agile resta cioè fortemente raccomandato.
Non si tratta quindi di una imposizione ma di un caldo invito rivolto ai privati a scegliere la strada dello Smart Working, che fino al 31 dicembre 2020 prevede tra l’altro procedure semplificate, come stabilito nel già citato Decreto Rilancio.
Per la Pubblica Amministrazione, invece, viene richiesto di assicurare “le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l’effettività del servizio erogato” e “con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della Pubblica Amministrazione”.
Spetterà quindi a ogni dirigente il compito di garantire il massimo livello di Smart Working, con l’obbligo di non scendere al di sotto della soglia del 50%.
Le disposizioni relative allo Smart Working contenute nel nuovo Dpcm dovrebbero restare valide fino al 3 dicembre su tutto il territorio nazionale, salvo eventuali ulteriori cambiamenti derivanti dallo stato emergenziale.
Smart Working prorogato: come organizzarsi?
Noi tutti ci auguriamo di uscire quanto prima dall’emergenza sanitaria in corso e di tornare a ritmi di vita normali. A prescindere da come evolverà la vicenda Covid-19, è comunque evidente che la strada del lavoro agile è ormai tracciata.
Lo Smart Working prorogato, insomma, diverrà una prassi per una crescente porzione di lavoratori.
Come può allora organizzarsi un’impresa per abbracciare questa rivoluzione nel miglior modo possibile, sfruttadone le potenzialità e cercando di raggiungere la massima produttività?
Fortunatamente a disposizione delle aziende esistono già numerosi strumenti appositamente studiati per il lavoro agile. Nell’elenco di queste soluzioni rientrano anche i sistemi di File Storage online. Scopriamo di cosa si tratta.
File Storage online: che cos’è e quali vantaggi offre
Tra le tante necessità che si possono presentare lavorando da remoto c’è anche quella di dover archiviare documenti che possano essere consultati da chiunque lavori all’interno di un’azienda o partecipi a un progetto.
Per far fronte a questa esigenza il mercato propone dei sistemi di File Storage online, ovvero degli spazi di archiviazione che vengono messi a disposizione degli utenti.
Siamo di fronte a delle vere e proprie memorie che tuttavia non sono presenti sui dispositivi degli utenti che ne fruiscono ma si appoggiano su uno o più server esterni.
Per poter avere accesso ai File Storage online, i rispettivi fruitori devono possedere delle credenziali, con permessi che possono variare a seconda di livelli prestabiliti.
Generalmente gli “account amministratore” (o admin) godono del massimo grado di autorizzazione nella gestione dello spazio di archiviazione.
Oltre a permettere di salvare e di condividere file tra svariati utenti che operano da remoto e distanti l’uno dall’altro, i sistemi di File Storage online offrono diversi altri vantaggi per le aziende che decidono di adottarli come soluzioni per lo Smart Working.
Tra i benefici più significativi si possono includere:
- la possibilità di avere backup e copie di backup dei file archiviati, così da annullare ogni rischio di perdita di dati importanti per l’impresa;
- la scalabilità. Trattandosi di ambienti di archiviazione virtuali, l’impresa può scegliere lo spazio adatto alle sue specifiche esigenze, avendo inoltre l’opportunità di aumentarlo o di diminuirlo in qualunque momento;
- l’accesso costante ai dati da qualsiasi device e a qualunque ora del giorno, con la sola necessità di avere a disposizione una connessione Internet.
Migliori soluzioni per lo Smart Working: dove trovarle?
Scegliere le migliori soluzioni per lo Smart Working non è un compito semplice. Entrano allora in gioco le competenze di specialisti del settore, come gli esperti di Elle Di Ufficio.
Se sei alla ricerca dei più innovativi strumenti per ottimizzare il lavoro agile nella tua impresa, rivolgendoti alla nostra realtà troverai un partner ideale.
Il nostro ricco catalogo propone infatti prodotti altamente flessibili per lo Smart Working.
Ti facciamo qualche esempio. Alla nostra clientela siamo in grado di offrire desktop virtuali, infrastrutture per la creazione di reti sicure e intelligenti, sistemi di File Storage online nonché svariati altri strumenti tecnologici di ultima generazione appositamente ideati per il lavoro agile.
Contattaci per ricevere qualsiasi tipo di informazione o per un preventivo senza impegno. Siamo pronti ad ascoltare ogni tua esigenza, così da fornirti le soluzioni per lo Smart Working più adatte al tuo contesto aziendale.